Nel nostro articolo di analisi della Finanziaria per il 2007 avevamo annunciato che una serie di fattori (fiscal drag, aumento dei contributi previdenziali, addizionali ed altre imposte locali, sostituzione delle deduzioni con le detrazioni, ecc.) avrebbero pressoché annullato i benefici promessi ai redditi medio-bassi e alle famiglie numerose con la rimodulazione dell'IRPEF e degli assegni familiari.
I primi calcoli li ha fatti l'economista Luca Ricolfi sulla busta paga dei lavoratori dipendenti, evidenziando che i benefici promessi riguardavano un'esigua minoranza. Ma non aveva ancora calcolato gli effetti dirompenti delle addizionali IRPEF di competenza degli enti locali, di cui la Finanziaria ha autorizzato l'aumento.
Ora che Comuni e Regioni stanno applicando questi aumenti, si assiste ad un'ulteriore riduzione dei benefici promessi, soprattutto per le famiglie numerose, le più penalizzate! Il Sole 24 Ore di lunedì 19 febbraio ha pubblicato una tabella che, per ogni città capoluogo di provincia, descrive il fenomeno. Le cifre pubblicate in questa tabella sono compensate solo parzialmente dagli assegni familiari, e di tale compensazione beneficiano ancor meno proprio le famiglie più numerose. Si tenga conto, infine, che degli assegni familiari beneficiano quasi esclusivamente i lavoratori dipendenti (per tutti gli altri: aumenti e basta).
Il 'pasticcio' è dovuto alla sostituzione del vecchio sistema delle deduzioni col nuovo sistema delle detrazioni, come spiega Enrico De Mita su Il Sole 24 Ore del 20 febbraio:
"Il passaggio dalla deduzione alla detrazione per i carichi di famiglia finisce per creare una stortura difficilmente giustificabile. Chi, infatti, si deve occupare del mantenimento dei propri congiunti si ritrova quest’anno un imponibile sul quale calcolare le addizionali più elevato dell’anno scorso. E, perdi più, si ritrova una base imponibile identica a chi invece non ha né moglie né figli né familiari a carico.
Il risultato è la creazione di un’evidente diseguaglianza, visto che sulle addizionali viene applicato lo stesso sistema di prelievo in presenza di condizioni assolutamente diverse. Una situazione che, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte costituzionale, presenta profili di illegittimità per violazione del principio di eguaglianza, in quanto a situazioni oggettivamente diverse viene di fatto applicato lo stesso trattamento (i grassetti sono nostri; v. anche il nostro art. su deduzioni e detrazioni, ndr)".
I sindacati parlano - ohibò! - di "manovra da rivedere". Qualcuno ricorderà ancora come i membri del Governo avessero magnificato la Finanziaria, la quale avrebbe aiutato la famiglia come "mai in passato"...
Ed ancora mancano all'appello altri aumenti: dell'IRPEF sulla prima casa (aumento dovuto sempre al meccanismo delle detrazioni); delle altre imposte locali (tariffa rifiuti, aumento delle rendite catastali su cui viene calcolata l'ICI); e tutti quelli - bolli auto, ticket sanitari - di cui abbiamo parlato sempre nell'articolo sulla Finanziaria per il 2007.