Neanche la Giunta regionale del Lazio riesce a sottrarsi alla tentazione (in cui cade il Governo nazionale) di scaricare su chi l'ha preceduta la responsabilità di provvedimenti impopolari.
Marrazzo ha vinto nel 2005 le elezioni nella Regione Lazio denunciando presunti propositi di chiusura di ospedali da parte del centro-destra, e promettendo l’abolizione dei ticket sulle ricette.
Oggi che governa la Regione, annuncia la chiusura dell’Ospedale San Giacomo, riceve dal Governo nazionale il ‘regalo’ di ticket sulle prescrizioni di esami ed analisi e sulle visite al pronto soccorso, si prepara a reintrodurre anche il ticket sui farmaci abolito pochi mesi prima.
La ‘colpa’ di questo voltafaccia? I debiti ereditati dalla Giunta Storace, naturalmente.
Peccato che quando va da Padoa Schioppa a presentare le cifre del ‘buco’ (oltre 10 miliardi di euro), per chiedere maggiori finanziamenti, il ministro… non gli crede (i nostri, evidentemente, si conoscono bene…), e incarica una società di revisione (la KPMG) di valutare il debito effettivo della Regione Lazio.
La KPMG riduce il debito a 9,734 miliardi, evidenziando però che quello consolidato effettivo è di 6,240 miliardi: gli altri 3,494 sono “debiti non transatti”, quindi riducibili, e riferiti a spese verso fornitori effettuate in gran parte prima del 2000 (all’epoca della Giunta di sinistra Badaloni…). Inoltre, va ricordato che 4 miliardi di debito Storace li aveva ereditati da Badaloni; e che parte del debito è stata prodotta da Marrazzo stesso, il quale nel 2006 – il primo anno in cui ha amministrato per intero – ha prodotto più debiti di quelli formatisi nell’anno precedente.
Insomma: vogliamo continuare a lamentarci delle ‘eredità’ ricevute per le prossime sette generazioni?
P.S.: Il 28 febbraio è stato firmato presso il Ministero della salute il Piano per la riduzione del deficit e il rinnovamento della politica sanitaria della Regione Lazio. A firmare il documento, il presidente Marrazzo e i ministri dell'Economia e della Salute, Padoa Schioppa e Livia Turco. Presenti anche gli assessori regionali al Bilancio e alla Sanità, Luigi Nieri e Augusto Battaglia.
"Con questa firma - ha detto il presidente Marrazzo - dal 2008 il debito di 5,8 miliardi di euro sarà spalmato su 30 anni con una rata di 310 milioni di euro".
Ma il debito non era di 10 miliardi?