Un consumo eccessivo di pornografia online cominciato nella prima adolescenza può scatenare l'anoressia sessuale: il problema sta emergendo adesso e riguarda nella maggioranza dei casi giovani di 20-25 anni che non riescono più a provare desiderio né ad avere un'erezione, anche se non hanno alcun problema fisico. A segnalare i primi casi in Italia è la Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (Siams), presieduta dall'andrologo Carlo Foresta.
''Abbiamo pensato di mettere in relazione i dati sulla frequentazione di pornografia online con alcuni disturbi che colpiscono una fascia di età molto giovane e sempre più frequenti negli ultimi anni'', ha spiegato Foresta a margine del convegno della Siams che si apre oggi ad Abano Terme (Padova). I dati relativi al consumo di siti pornografici sono stati commissionati dalla società scientifica ad un'azienda specializzata nell'analisi sul traffico online e si basano su un campione di 28.000 utenti maschi.
''Dall'analisi - ha detto ancora Foresta - emerge che la frequentazione dei siti pornografici comincia molto precocemente, tra 15 e 16 anni, e avviene quotidianamente anche per 3-4 anni, anche con la possibilità di una sessualità attiva online, attraverso le chat''. Tutto questo interrompe la maturazione di una sessualità legata all'affettività e crea una sorta di assuefazione anche alle immagini piu' violente.
L'anoressia sessuale, come la definiscono gli esperti, si manifesta gradualmente: ''all'inizio con scarse reazioni ai collegamenti ai siti pornografici, poi con un generale calo di desiderio e alla fine diventa impossibile avere un'erezione''. Non è una condizione irreversibile: con una buona assistenza, ha concluso, il recupero è possibile in alcuni mesi.
(...) Dei circa 27 milioni di utenti Internet, a frequentare i siti pornografici in Italia sono 7,8 milioni, pari al 28,9%.
Un dato che pone l'Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania (34,5%), Francia (33,6%) e Spagna (32,4%). Nella grande maggioranza i frequentatori piu' assidui dei siti pornografici sono uomini (73,4%). In alcuni casi si comincia anche prima di 13 anni (3,9%), i contatti aumentano fra 14 e 18 anni (5,9%) e salgono decisamente fra 25 e 34 anni (22,1%). Il picco si raggiunge fra 35 e 44 anni (25,4%) e poi l'abitudine comincia a ridursi: scende al 20,1% fra 45 e 54 anni e tocca il 12% negli uomini di oltre 55 anni.
Pubblicato su Ansa.it col titolo Pornografia on line per 7.8 milioni in Italia. Le evidenziazioni in grassetto sono nostre.
P.S.: notizie allarmanti - ma non sorprendenti - come quella riportata, che fanno riferimento a studi medico-scientifici, sono normalmente prese sottogamba proprio da sedicenti "paladini della scienza", i quali - se prigionieri del dogma della "sessuomania" - scrolleranno le spalle ridacchiando e commentando: "Ecco qualcun altro che vuole ancora convincerci che a fare 'certe cose' si diventa ciechi". Garrula idiozia.