Quando parliamo di supereroi, viene subito in mente un paese: gli U.S.A.
Ovviamente questo è un collegamento naturale, il genere “supereroistico” (personaggi con super-poteri) è nato lì, ed è da lì che vengono tutti i personaggi e le case editrici più famose a livello internazionale.
Pensando al fumetto in Italia, invece, ci vengono in mente Corto Maltese, Tex, Dylan Dog e molti altri. Però tra questi difficilmente c'è stato un personaggio supereroe di stampo americano che abbia goduto di un successo editoriale duraturo.
In effetti sono stati molti, nel corso degli anni, i tentativi effettuati da autori ed editori italiani di proporre supereroi made in Italy. Ma, in un mercato dove il “modello Bonelli” (gli albi-volumetto dell’omonima casa editrice, che hanno un approccio grafico in bianco e nero e molto legato alla narrazione, quindi radicalmente diverso dal dinamismo a colori dei supereroi) è un modello profondamente radicato nei gusti dei lettori, i tentativi di introdurre supereroi made in Italy si sono rivelati praticamente una missione impossibile.
Adesso le cose stanno cambiando grazie ad un ambizioso progetto dell'autore-disegnatore Fabrizio De Fabritiis, che ha creato il supereroe Capitan Novara.
Il buon Capitano dopo ben sei anni di vita editoriale è ancora sulla cresta dell'onda, e addirittura da questa serie principale sono nati molti spin off (serie derivate da quella principale con altri protagonisti), come ad esempio l'interessante variante futuristica-robotica Generale Varese.
La serie di Capitan Novara può essere catalogata come una “classica” serie di supereroi americani. Il protagonista Luca Ferrari, ad esempio, acquisisce i suoi poteri con un incidente, che è un classico del fumetto dai tempi di Spiderman e soci.
Ovviamente il buon Capitano, nel corso delle sue avventure, se la vedrà con criminali di tutti i tipi, dai semplici rapinatori fino agli avversari più impegnativi come il temuto Mostro della risaia.
Ma le produzioni della Emmetre service (la casa editrice che pubblica Capitan Novara) non si limitano solo al Capitano. Infatti, dobbiamo citare anche due progetti prestigiosi e dall'innegabile fascino.
Il primo progetto è a sua volta uno spin off di Generale Varese, ed è il volume Romabot Centurion, con protagonista il robot protettore della capitale.
Nel 2233 la Terra è stata invasa da una misteriosa razza aliena, gli A-NUN-NAK. L'unica speranza contro questi invasori sono i robot guardiani, e nella base situata sotto il Colosseo Remo Mariani, pilota di Romabot, veglia sulla capitale.
Romabot è ovviamente una serie robotica, sulla falsa riga dei cartoons anni ’80 tipo Mazinga, Jeeg, ecc. Questa serie è scritta da Fabrizio De Fabritiis e disegnata dal bravissimo Daniele Rudoni.
L'ultimo progetto, in ordine di tempo, è la serie Defenders of Europe, che per la prima volta in Italia propone un gruppo di supereroi Europei.
I protagonisti di questa serie sono un gruppo di supereroi provenienti dai paesi dell'Unione, e ovviamente tra le loro file ci sarà Comandante Italia, altro personaggio storico della casa editrice Emmetre: il suo unico ”potere” è una fortuna sfacciata, che ovviamente risulta utilissima durante le missioni che gli vengono assegnate dal N.O.A. (Nucleo Operativo Anti-supercriminalità, una sezione speciale dell'Esercito Italiano).
Inoltre, dalle immagini messe su internet come anticipazione, si ricava che anche Capitan Novara farà parte del gruppo. Nel team, oltre i sopraddetti, ci saranno anche altri supereroi provenienti dai paesi dell'Unione Europea (per ora sono stati “svelati” lo Spagnolo El Loco e l'Inglese The Lord).
Defenders of Europe avrà, oltre al fumetto, anche una versione animata. Il progetto del cartone animato, sebbene in una fase embrionale, è stato apprezzato dagli addetti ai lavori che lo hanno incluso tra i 12 finalisti della manifestazione Cartoons on the bay 2010.
A scanso di equivoci, non bisogna assolutamente credere che queste opere siano una parodia all'italiana dei supereroi americani: ci troviamo ad usufruire di ottimi prodotti, sia per i contenuti sia per la qualità grafica.
Devo ammettere, anzi, che tutte le serie della casa editrice Emmetre si sono caratterizzate per una bella evoluzione dei contenuti e dei personaggi. Infatti, se inizialmente poteva sembrare che le serie fossero quasi copie di quelle americane, ci accorgiamo che i personaggi della Emmetre in qualche modo “citano“ lo stile USA per la scelta del nome dell'alter ego; con il tempo, hanno acquisito una maturità che ha permesso loro una longeva permanenza in un mercato dove è sempre più difficile resistere.
Quindi non possiamo che augurare ai ragazzi della Emmetre Service buona fortuna, sperando di poter leggere presto queste nuovissime serie tutte made in Italy.
E come spesso si dice: Italians do it better!