Che i figli siano la vera “ricchezza” della vita lo ha sempre sostenuto la saggezza popolare di ogni epoca ed ogni società.
Lo sosteneva (sia pure in una prospettiva materialista) persino Carlo Marx, quando definì “proletariato” la classe operaia, in quanto la sua unica ricchezza era costituita dalla prole.
Oggi, invece, viviamo in un’epoca in cui dietro la parola “progresso” sembra nascondersi il gusto di contraddire il buon senso… Per cui abbiamo sempre bisogno di nuove conferme per verità che dovrebbero essere ovvie e consolidate.
Abbiamo già sottolineato che i figli – cittadini di domani – sono una risorsa fondamentale per la società, e che è dunque interesse pubblico sostenere la funzione sociale della famiglia.
Ma questa è una ricaduta “indiretta”.
I figli sono innanzitutto la principale fonte di felicità per i genitori.
Lo rivela la ricerca Children and Life Satisfaction, condotta da Luis Angeles del Dipartimento di Economia dell’Università di Glasgow, e pubblicata sul Journal of Happiness Studies nell’ottobre 2009.
Non basta: il tasso di felicità è tanto maggiore quanto più elevato è il numero di figli.
Questo principio, però, non vale allo stesso modo per le persone non sposate, le coppie separate e i single.
La ricerca smentisce studi precedenti che sembravano offrire risposte diverse; si trattava però di studi condotti su campioni molto più ristretti e con parametri di valutazione molto meno approfonditi.
La ricerca dell'équipe di Angeles è stata condotta su un campione di 10mila individui l’anno, esaminato dal 1996 al 2009!
Insomma: sembra che una famiglia serena sia l’unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio e finalizzata alla procreazione.
L’avreste mai detto?