Esistono leggende metropolitane secondo le quali la cocaina, se usata "con moderazione", non fa male. Anzi, aiuta a "tenersi su", a reggere lo stress di professioni impegnative o stili di vita trasgressivi.
Teorie che, insieme con il crollo del prezzo, hanno favorito una grande diffusione di questo stupefacente.
Ebbene: non si tratta di esagerazioni, ma di vere e proprie "balle", teorie prive di qualsiasi fondamento; "leggende metropolitane", appunto.
La verità è che la cocaina non solo non fa bene, ma è tra le droghe più pericolose.
L'inganno (come abbiamo spiegato a fondo nell'articolo Perché è giusto vietare l'uso di droghe) può nascere perché gli effetti negativi non hanno un impatto immediato sulla vita del tossicodipendente, come invece accade per l'eroina, il cui uso ha creato l'immagine stereotipata del "drogato". Senza contare che oggi è forse più difficile percepire immediatamente i disturbi del comportamento provocati dalla coca, in una società in cui sembrano saltare tutte le regole sociali.
La verità, però, è che gli studi clinici hanno dimostrato da anni che la cocaina "brucia" i neuroni del cervello, soprattutto della parte anteriore della corteccia. La cocaina determina subito eccitazione, disturbi cognitivi, perdita dei freni inibitori, inducendo a comportamenti aggressivi e rischiosi. A medio e lungo termine produce depressione e psicosi anche gravi.
Altri studi, più recenti, si sono concentrati sui danni che la cocaina produce non solo nel cervello, ma anche in altri organi, soprattutto nell'apparato cardiocircolatorio e in quello riproduttivo (disfunzioni sessuali).
Oggi arrivano i risultati di una nuova e accurata ricerca, condotta dall'équipe del professor Joaquin Lucena, responsabile del Servizio di Patologia forense all'Istituto di Medicina Legale di Siviglia, in Spagna. Una ricerca che dimostra come la cocaina può condurre in breve direttamente alla morte.
Lo studio ha messo a fuoco il fenomeno delle morti improvvise nella Spagna sud-occidentale tra il 2003 e il 2006, scoprendo che il 3,1% sono legate all'uso di cocaina, che ha danneggiato cuore e arterie.
"L'idea che l'uso ricreativo della cocaina sia 'sicuro' deve essere eliminata, dato anche piccoli quantitativi possono avere conseguenze disastrose, tra cui anche la morte improvvisa", ha spiegato il prof. Lucena.
Il campione oggetto dello studio è compatibile con le abitudini di comportamento degli altri Paesi europei: i ricercatori segnalano che 12 milioni di europei che fanno uso di questa droga stanno mettendo a rischio le loro vite.