Caro Amico Putin,
abbiamo appreso dai telegiornali il Tuo eroico gesto: hai salvato dall’assalto di una tigre (!) la vita dei giornalisti che Ti accompagnavano in un giro naturalistico nella foresta siberiana.
Il presentatore dell’emittente televisiva Rossija ha riportato con sobrietà: “Vladimir Putin non solo è riuscito ad avvistare in lontananza il predatore [occhio di lince! Ndr], ma ha salvato anche la squadra della nostra tv”. Olé!
Sappiamo che Tu, Amico Putin, cintura nera di judo, non avresti avuto difficoltà ad abbattere il felino con le tue mani. Ma sei anche un Amico degli animali, oltre che dei giornalisti e della libera stampa, per cui hai preferito addormentare la tigre con un preciso colpo di fucile con proiettili narcotizzanti.
Certo, la Russia non è ancora il paradiso dei giornalisti. A molti, soprattutto quelli critici verso la Tua politica, capita di morire di morte violenta. Da quando sei al comando della Madre Russia, sono oltre 100 i giornalisti uccisi in circostanze che qualcuno ha eufemisticamente definito "oscure": da Antonio Russo ad Anna Politkovskaja, agli ultimi due - Magomed Yevloyev e Abdulla Alishayev – proprio in questi giorni.
Ovviamente non è colpa Tua: non puoi essere ovunque, a far scudo col Tuo petto alla sicurezza di chi Ti vuol bene come di chi Ti vuol male, compresi i giornalisti livorosi al soldo di potenze straniere.
Caro Amico Putin, noi occidentali ammiriamo il polso fermo con cui guidi il Tuo Paese; Ti siamo grati perché ci dai il gas con cui possiamo alimentare le nostre industrie e riscaldare le nostre tristi giornate invernali; esprimiamo “rammarico” se i popoli che abitano alla periferia (Ceceni) o ai confini (Georgiani, Ucraini, Polacchi) del Tuo Impero Ti costringono, con la loro arroganza, ad assumere misure spiacevoli ma necessarie.
Caro Amico Putin, forse avremmo bisogno anche noi di un leader come Te: fiero, coraggioso, deciso, un politico responsabile con a cuore solo gli interessi della Patria e dell’Umanità.
Attendiamo con ansia le Tue nuove imprese per la Pace e il Bene dei popoli.
I Tuoi ammiratori italiani
P. S. (19 marzo 2012):
Caro amico Putin,
abbiamo appreso che la tigre non era un pericoloso felino che minacciava i giornalisti, ma un innocuo gattone di uno zoo: chi l'avrebbe mai detto!